Tra le commedie più celebri di fine anni ’80 ricorderete sicuramente Una donna in carriera (in inglese Working Girl), il film del 1988 diretto da Mike Nichols con protagonisti Sigourney Weaver, Melanie Griffith, Harrison Ford, Joan Cusack e Alec Baldwin. Il film vinse ben 6 Golden Globe e un Oscar per la migliore canzone e fece ottenere la nomination agli Oscar a a Melanie Griffith come miglior attrice protagonista, a Sigourney Weaver e Joan Cusack come migliori attrici non protagoniste.
Trama
La giovane e determinata Tess McGill (Melanie Griffith) lavora come segretaria di Katharine Parker (Sigourney Weaver), leader di una società borsistica con sede a New York. Durante l’assenza della sua superiora, Tess decide di gestire da sola un importante affare e per concluderlo nel migliore dei modi decide di affidarsi a Jack Trainer (Harrison Ford), esperto nel campo, ignara del fatto che questi sia l’amante di Katharine. Allo stesso modo l’uomo non sa che lei è la dipendente della donna con cui ha una relazione, dando inizio ad una serie di equivoci che rischia di far saltare non soltanto la trattativa milionaria.
Una sbornia da 80.000 mila euro
Melanie Griffith non se la passava proprio benissimo in quel periodo. L’attrice ha svelato che durante le riprese del film il regista Mike Nichols le fece pagare ben 80.000 dollari perché si era presentata ubriaca sul set. A raccontare l’accaduto è stata la stessa Griffith nel libro «Life Isn’t Everything: Mike Nichols as Remembered by 150 of his Closest Friends» dedicato proprio a Nichols (morto nel 2014) e di cui la rivista «People» ha pubblicato alcuni stralci.
«È stata un’esperienza davvero umiliante e imbarazzante – ha spiegato la Griffith – ma dalla quale ho imparato molto».
Come giustificazione al suo comportamento, la Griffith ha asserito che lo scenario della New York degli anni ottanta offriva troppe distrazioni:
«Un sacco di cose che ho fatto sul set di Una donna in carriera erano sbagliate. Era la fine degli anni ’80. A New York c’erano un sacco di feste. Girava un sacco di cocaina, era pieno di tentazioni».
Il produttore Douglas Wick, anche lui intervistato nel libro, racconta di aver ricevuto una chiamata da Mike Nichols esasperato perché la sua diva sul set era chiaramente sotto l’effetto di sostanze. In un’occasione, l’attrice ha rivelato di essere talmente ubriaca da non riuscire a girare una scena con Alec Baldwin arrivando a costringere la produzione a interrompere il lavoro fino all’indomani. Secondo quanto emerso, la Griffith aveva cominciato a fare un gioco alcolico che prevedeva bersi un cocktail ogni volta che Alec Baldwin si prendeva una coca cola.
“Mike era così furioso con me che non mi voleva neanche parlare. Mike Haley, il primo aiuto regista, è venuto da me e mi ha detto ‘Stiamo chiudendo. Vai a casa’. Lì ho capito di essere nei guai” ha raccontato la Griffith.
“La mattina dopo Mike mi ha portato fuori a colazione e mi ha detto, ‘Ecco cosa succederà. Il costo di ieri sera verrà decurtato dal tuo stipendio. Non diremo niente allo studio, ma dovrai pagare di persona. Il costo del set era di 80.000 dollari. Volevano attirare la mia attenzione e ci sono riusciti. E’ stata un’esperienza davvero umiliante, imbarazzante, ma mi ha insegnato un sacco di cose.”
Dopo la fine delle riprese di Una donna in carriera, Melanie Griffith ha accettato di essere ricoverata in una rehab per curare la dipendenza da alcool e cocaina.
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