Il film


Una settimana da Dio è una commedia del 2003 con protagonista Jim Carrey. Un vero e proprio classico, che annovera nel cast anche Jennifer Aniston a Morgan Freeman, tra gli altri.

La trama

Bruce Nolan è un reporter televisivo di un’emittente locale di Buffalo. Viene costantemente scelto per dei servizi molto frivoli. Il suo sogno è però quello di diventare un giornalista di punta o magari un conduttore. Incolpa più volte Dio per le sue sventure, fino a ritrovarsi faccia a faccia con lui.

La divinità decide di incontrarlo in un edificio vacante. Dopo un bel po’ di prove dei suoi infiniti poteri, decide di trasferirli a Bruce, che ha così modo di trasformare la sua vita. Ha solo due regole da rispettare: non può dire a nessuno di quanto accaduto e non può usarli per alterare il libero arbitrio altrui. Bruce sistema tutto ciò che crede debba essere corretto nella sua vita. Si renderà però conto, ben presto, che il ruolo di Dio non è così semplice come credeva.

Le curiosità

  • Il numero di telefono di Dio per errore non sfruttava il consueto prefisso 555, costantemente usato nei film. Il risultato è stato quello di proiettare al cinema un numero reale, con il proprietario dell’utenza che ha ricevuto un numero spropositato di chiamate. La produzione è stata poi costretta a comprare l’utenza, così da evitare ulteriori problemi.
  • La scimmia sfruttata in una scena contro una banda di teppisti è la stessa che ha interpretato Marcel in Friends.
  • Il film è stato bandito in Egitto, che ha considerato il contenuto e la trama sacrileghi.
  • Bruce è costretto a prendere le scale per raggiungere Dio, dal momento che l’ascensore è malfunzionante. Secondo gli sceneggiatori la scena sarebbe un omaggio a Stariway to Heaven, celebre brano dei Led Zeppelin.
  • Per il ruolo di Dio il primo attore contattato fu Jack Nicholson. L’attore rifiutò la parte, che poi andò a Morgan Freeman.
  • Nella scena in cui Jim Carrey sta celebrando la sua nuova posizione lavorativa lo si può vedere appoggiarsi ad un vitello d’oro. È un omaggio abbastanza chiaro alla storia e alla parabola legata alla figura di Mosé. Ma, in realtà, Una Settimana da Dio è pieno di riferimenti al Libro dei Libri: come quando Bruce divide in due la sua zuppa o cammina sopra una pozzanghera.
  • A un certo punto di Una Settimana da Dio Bruce guarda nello specchietto retrovisore della macchina – un modello simile a quello che guidava realmente Carrey – e imita lo sguardo truce di Harry Callaghan, uno dei personaggi più famosi tra quelli interpretati da Clint Eastwood. Jim Carrey aveva recitato nell’ultimo capitolo della saga dedicata all’ispettore.