Ospite di “Storie di donne al bivio”, Valentina Persia ha parlato del suo rapporto con la maternità, arrivata a 43 anni da single. Un periodo caratterizzato da alti e bassi, soprattutto all’inizio, ma che adesso le dona immense gioie:
“Ho avuto un momento di inciampo, comune a molte donne, ma di cui si parla poco. In Italia c’è l’abitudine a parlare di quanto sia bello essere mamma dal momento del parto, ma in realtà queste sensazioni spesso non arrivano immediatamente. È cominciata subito dopo il ritorno a casa con Carlotta, mentre Lorenzo è rimasto in ospedale due settimane. Io ero maestra di scuola materna per cui ero sicura che sarei stata capace, ma in realtà non lo sono stata”.
A rilevare il problema fu la pediatra:
“Arrivai lì in ritardo e scoppiai a piangere, così capì che stavo chiedendo aiuto. Mi chiese quando avrei dovuto allattare e le risposi dopo 10 minuti, venne dietro le mie spalle e mi disse che il seno era svuotato. Mi consigliò di usare solo il latte artificiale. Non è una spinta a farlo, è una mia testimonianza. Il latte materno fa bene ma si cresce bene anche con quello artificiale”.
Valentina Persia ha parlato anche della difficoltà di essere una comica donna:
“Non ho mai avuto aiuti nella mia vita lavorativa. Ho fatto tutto da sola. Quando fai la comica non è facile se sei anche una donna piacente, bisogna avere una fisicità che ti porta a far ridere prima di parlare, io ho lottato per far capire che anche una donna piacente può essere comica. Vorrei condurre un programma, dopo tanta carriera, qualcosa di mio”.
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