Valeria Golino si è raccontata in una nuova intervista al Corriere in occasione dell’uscita al cinema della sua serie tv, L’arte della gioia, presentata a Cannes e in questi giorni in sala divisa in due parti. Nell’intervista, ha raccontato nuovi aneddoti sulla sua parentesi ad Hollywood:
Hai girato 18 film in America.
«Dustin Hoffmann mi regalava vitamine, Tom Cruise affettuosamente mi regalava quadri e orologi. Sono aneddoti che quasi non mi riguardano più. Sono successe tante altre cose belle e mancate, a parte il provino per Pretty Woman quando ero rimasta l’unica accanto a Julia Roberts. Ecco, c’è una cosa che non ho mai rivelato. Ancora Julia Roberts mi fu preferita a Linea mortale di Joel Schumacher. Anzi, andò peggio. Lei rinunciò al film, poi due giorni prima che firmassi il contratto (e avevano riscritto la storia su di me) ci ripensò. Presero lei. Joel mi scrisse una lettera bellissima».
Cosa ti diceva?
«È come se fossi stato sposato a una donna che credevo morta, dispersa in mare. E qualcuno me la riportò sulla riva. Poi sei arrivata tu, Valeria, e io, mi innamorai di nuovo. Ma era tornata la mia sposa».
Bella. Ma hai preso due sberle da Julia Roberts, altro che Citto Maselli: gliel’hai mai detto?
«No. L’ho incontrata un paio di volte, lei parla a macchinetta. Io ridevo».
Gérard Depardieu sepolto da accuse di molestia: innocente o colpevole?
«Non so cos’è successo. Ho fatto tre film con lui, oltre a essere un gigantesco attore è sempre stato super affettuoso e rispettoso. Fa battute volgari ma è la sua indole. Sembra aggressivo ma è il suo modo di difendersi».
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