Ospite a “La volta buona” nello spazio dedicato al prossimo Sanremo, condotto da Carlo Conti, Valerio Scanu spiega come il mondo discografico sia completamente cambiato anche rispetto agli anni del suo successo:

“Oggi l’artista, nel 90% dei casi, ha un disegno, estetico, e poi in base all’artista lo si posiziona. Ma sostanzialmente spesso si ritrovano lì senza manco sapere cosa deve fare. In generale si costruisce il contorno e poi si decide quale artista mettere al centro. Io non mi presento a Sanremo, anche se mi servirebbe, perché adesso io non ho una struttura manageriale che mi possa permettere di andare li tranquillamente. Per come sono posizionato oggi discograficamente sono certo che, se presentassi un brano, sarei scartato. Non mi voglio riciclare, si cambia un po’ ma artisticamente sono sempre lo stesso. Se vogliamo prenderci in giro diciamo che si sceglie prima la canzone e poi l’artista ma non è così. La canzone è importante ma è più importante chi la presenta!”

Interviene poi Patrizia Rossetti che rilancia:

“Le case discografiche c’erano anche prima ed avevano delle regole anche abbastanza toste. Forse più di quelle di oggi… oggi è tutto l’insieme, i social per esempio, che rende più fragili i ragazzi”.