Prima di affrontare i 7 concerti allo Stadio San Siro di Milano, Vasco Rossi ha incontrato 120 fan alla Sala Buzzati de “Il Corriere della Sera” a Milano per una chiacchierata intima. Un’occasione doppiamente importante perché gli è stata consegnata la Pergamena della Città di Milano dal Sindaco Giuseppe Sala:
“Questo riconoscimento mi onora moltissimo e mi fa molto piacere perché è un riconoscimento del rock fatto in tutti questi anni. Milano è stata la prima città che mi ha capito e apprezzato artisticamente. Quando sono arrivato qui la prima volta mi sembrava di essere arrivato a New York! È una città straordinaria, tutte le volte che sono venuto, mi sono trovato bene nella vita notturna. Ho vissuto la Milano da bere e l’ho vissuta in tutti i sensi. Ho trovato l’anima gemella addirittura a Milano . Quando un non americano sposa una americana diventa americano, nel mio caso posso dire di essere diventato milanese!”.
Il cantante ne approfitta anche per sfatare un mito su una delle sue canzoni più rappresentative, “Vita Spericolata”:
“Sono stato il capro espiatorio di tutti i problemi di Italia a partire dalla droga. Che poi non si può dire è tutta droga perché ci sono delle sostanze che poi sono particolarmente pericolose. Ma c’è chi parla per slogan, tanto per parlare. Io sono stato provocatore. ‘Vita Spericolata’ è stata fraintesa perché il messaggio era solo quello che volevo vivere e stra-vivere. E non per quello che si pensava allora. Io le sostanze che ho usato e le ho sempre usate per fare di più quello che volevo fare, in primis scrivere canzoni”.
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