Ospite nel salotto di “Tango”, Vera Gemma racconta il suo primo approccio al set, avuto grazie a suo padre Giuliano Gemma e il senso di insicurezza che ha avuto da piccolissima:
“Quando andavo sul set da piccolissima non ero cosciente di star facendo il cinema. Era più un modo di essere vista da mio padre. Lui rappresentava la bellezza, il buono che vince sul male tanto ad un certo punto ho iniziato a tifare per il cattivo proprio perché non mi sentivo all’altezza di questa perfezione. Io ero molto innamorata di mio padre, forse un po’ di più delle altre ragazzine perché mio padre era proprio figo, sfido chiunque a dire il contrario”.
L’attrice si ritiene una donna libera:
“Mi ritengo libera come pochi, ne ho cercato varie forme negli anni, la mia più grande libertà oggi è il non aver paura del giudizio e veramente non lo temo. Non mi interessa essere approvata, certo se mi amano meglio ma non ho bisogno di essere approvata”.
Ed infine racconta com’è rivedere suo padre in video:
“Rivedere mio padre nei video non mi colpisce. Io vivo con un ritratto enorme di mio padre in casa e ci parlo. E poi vedo continuamente i suoi film che continuano a passare. Lui ha proprio il fascino dei grandi artisti, che in fondo non muoiono mai, ci sono sempre”.
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