Roberto Mancini e Gianluca Vialli hanno presentato al Torino Film Festival il docufilm La bella stagione, dedicato alla straordinaria impresa che la Sampdoria riuscì a compiere nell’annata 90-91 con la vittoria dello scudetto. Il film, diretto da Marco Ponti e in uscita nelle sale il 28/29/30 novembre e il 1° dicembre, è il racconto di questa incredibile cavalcata per la vittoria, attraverso le voci dei giocatori e dei membri dello staff che queste stagioni sportive le hanno vissute sulla loro pelle, e quelle dei giornalisti che ne hanno scritto e parlato.
Una storia che si è protratta negli anni, una di quelle in cui quel magico gruppo di amici non si perde mai di vista e si sostiene nei momenti più difficili, fino alla fine, fino alla notte magica di Wembley, nell’estate del 2021, quando l’Italia di Roberto Mancini si porta a casa l’Europeo con l’indimenticabile abbraccio in lacrime tra i Gemelli del Gol, Mancini e Vialli.
«L’abbraccio finale rappresenta tutto, non solo la vittoria all’Europeo proprio dove noi trent’anni prima avevamo perso la finale di Coppa dei Campioni – ha spiegato Mancini -. Quell’abbraccio racchiudeva l’amore, l’amicizia che c’è sempre stata tra noi sampdoriani, l’amore di tutti gli italiani. Racchiudeva tutto, è stato qualcosa di speciale».
«Spero che questo film possa essere utile anche alle nuove generazioni nel mostrar loro la storia di una vera amicizia. Siamo riusciti a fare questo solo grazie all’amore e il rispetto che avevamo l’un l’altro. Lo dovevamo fare con la Sampdoria, per l’amore che provavamo per quella maglia. Sono stati i migliori anni della nostra vita e questo ci ha dato la forza di riuscire a raggiungere obiettivi impossibili».
«Nel libro e nel film – spiega Gianluca Vialli – sono espressi una serie di valori alla base del successo di quella squadra: il senso di appartenenza, la profonda amicizia, ma anche la necessità di ca**eggiare e vincere divertendoci. Abbiamo sfidato lo status quo ispirati da un visionario, il nostro Presidente Mantovani».
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