Stasera su IRIS va in onda Virus letale, film del 1995 diretto da Wolfgang Petersen con protagonisti Dustin Hoffman, Rene Russo, Kevin Spacey, Donald Sutherland e Morgan Freeman.
Trama
Il colonnello Sam Daniels, ufficiale medico dell’esercito statunitense, viene inviato dal governo in Africa per indagare su un virus sconosciuto che sta decimando gli abitanti di un villaggio. I morti, già numerosi, sono accatastati come legna da ardere e i superstiti rischiano di fare la stessa fine. Sam tenta di mettere in guardia i suoi superiori, ma per tutta risposta il colonnello viene destituito dall’incarico senza fornirgli spiegazione alcuna. Nessuno ascolta i suoi avvertimenti, almeno finché in una cittadina della California vengono segnalate le prime vittime…
Curiosità
- Il ruolo del colonnello Sam Daniels fu inizialmente offerto ad Harrison Ford, che però rifiutò. Anche Mel Gibson e Sylvester Stallone vennero presi in considerazione, ma alla fine si scelse Dustin Hoffman. Caso volle che qualche anno prima a Dustin Hoffman venne offerto il ruolo di Blade Runner, poi andato a Ford. La sceneggiatura di Virus Letale venne leggermente riscritta per adattarsi a Hoffman. Il regista Wolfgang Petersen rimase soddisfatto di questi cambiamenti, perché sentiva che il film avrebbe guadagnato suspense se un attore drammatico come Hoffman, che prima di allora non aveva mai interpretato un eroe d’azione, fosse incaricato di salvare il mondo.
- Betsy, la scimmia cappuccino dalla testa bianca, è apparsa anche nella sit-com “Friends“ come l’indimenticabile Marcel, l’animale domestico di Ross. D’altronde entrambe le produzioni sono Warner Brothers.
- Il film è ispirato ai fatti reali raccontati nel libro “The Hot Zone” di Richard Preston Jr.
- Durante il film vengono bruciate diverse tende del villaggio di Zaire: si tratta di un metodo per evitare la diffusione del virus che prevede di dare fuoco alla abitazioni dopo tre o quattro giorni che gli occupanti non escono per cibarsi.
- Per girare la scena della cattura della scimmia, all’animale è stato insegnato ad entrare nella rete per gioco in modo che non avesse paura.
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