Vittoria Belvedere è stata intervistata dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Ecco un estratto:
Sul set ha mai ricevuto proposte indecenti?
«Al di là di qualche corteggiamento, per ben due volte in maniera pesante da parte di due produttori importanti, di cui non posso rivelare i nomi. La prima volta avevo 18 anni e lui intorno ai 70… Era apparentemente un gran signore e mi fece intendere che, per fare carriera nel nostro mondo, occorreva avere qualcuno alle spalle su cui contare. Avevo già partecipato a un suo film e una sera, mentre mi accompagnava in hotel, azzardò delle avances… Io, elegantemente, lo respinsi, scesi dall’auto e non l’ho mai più chiamato… L’altro, invece, produceva una serie importante, per la quale avrei dovuto fare, a breve, un provino. Andammo nel suo ufficio, per prendere il copione su cui dovevo prepararmi. Ci sedemmo sul divano e lui, con la scusa di porgermi il testo, mi è saltato letteralmente addosso. Era un omone, alto e pesante, non so come sono riuscita a respingerlo, a togliermelo di dosso… A un certo punto gli ho detto: perdonami, forse ti ho fatto capire cose sbagliate… forse hai pensato che ero disponibile… Poi me ne sono andata e, nei giorni successivi, non mi sono presentata al provino».
Lei si sentiva in colpa? Credeva di averlo provocato sessualmente?
«Non mi ero presentata in minigonna e con la camicetta sbottonata… sono una tipa mascolina, non femminile, e anche quella sera indossavo i pantaloni, il maglione accollato… Però purtroppo noi donne ci sentiamo spesso, a torto, colpevoli di provocare il maschio arrapato… è un nostro assurdo limite».
Lei è sposata dal 1999 con lo stesso marito: Vasco Valerio. E ha tre figli: un record per un’attrice?
«In effetti, i matrimoni nel nostro ambiente durano poco, pur avendo colleghe con legami altrettanto longevi, ma stanno diventando sempre più rari».
fonte CORRIERE
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