Vittorio Cecchi Gori è stato intervistato dal Corriere dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera:
Diceva che la sua vita è un film. Il colpo di scena più bello?
«Il più simpatico è quando mi sposai con Rita Rusic: avevo per testimoni Verdone e Enrico Montesano. Mentre il prete celebrava, li vidi impettiti nei vestiti blu e mi venne in mente di fargli fare un film intitolato I due carabinieri. Glielo dissi, lì, mentre mi sposavo. Fu un successo».
Prima, i giornali rosa la descrivevano come «play boy che colleziona attrici, Maria Grazia Buccella, Maria Giovanna Elmi…».
«Playboy è chi nella vita fa solo quello. Io lavoravo. E lavorando conoscevo attrici. Maria Grazia è stato il mio grande amore, finì perché eravamo giovani, ma siamo ancora amici. A Natale 2017, fu lei a portarmi in ospedale con l’infarto».
Ornella Muti?
«Mi piaceva tanto. Mamma disse: ho capito che vuoi sposare un’attrice, sposa lei, è simpatica, è bellina. Ma ci lasciammo, fu una delusione: avrei voluto che finisse in un’altra maniera».
Davvero di Rita Rusic suo padre disse: quella il mi’ figliolo se lo ficca in saccoccia?
«Ero figlio unico, avevo 40 anni, consideri la frase in quel contesto. Io volevo sposarmi, mica potevo seguitare a far che? Ho messo su famiglia, abbiamo due figli straordinari, Mario si è laureato in Economia in America, Vittoria ha negozi a Miami. Il matrimonio è durato 20 anni».
Le cronache riportano che finì fra risse e tentativi di strangolamento reciproco.
«Quando le persone sono note il gossip è inevitabile e mi dispiace. Io non porto rancore a nessuno, io e Rita abbiamo un buon rapporto».
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