Si festeggiano oggi i 28 anni della prima storica vittoria dell’epopea che portò la nazionale di Velasco, “La generazione di Fenomeni” , a vincere tutto, Olimpiade a parte.

Fu il primo di tanti successi escluse le olimpiadi purtroppo e quel maledetto 92 contro l’Olanda.




In finale manco a farla apposta troviamo la nostra bestia nera, Cuba. I caraibici avevano battuto l’Italia nettamente per 3-0 ai gironi, e negli altri precedenti confronti avevano sempre avuto la meglio sui nostri. Era la squadra più forte, sia dal punto di vista tecnico che fisico. Avevano in squadra il più forte schiacciatore dell’epoca, e uno dei migliori di tutti i tempi, Joel Despaigne, detto El Diablo, ma era una nazionale fortissima in ogni suo componente.

Il punto finale arriva grazie a Bernardi che schiaccia, la palla tocca il muro cubano, e poi va fuori. È l’apoteosi Azzurra. La festa, le lacrime, Gardini che sale sulla sedia dell’arbitro, Jacopo Volpi, telecronista Rai all’epoca, che urla in stile Martellini, “Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo”.




Rio de Janeiro e il Maracanãzinho si tingono di azzurro. Fu il primo successo del Volley tricolore. Che diede il via ad un’epoca di trionfi che caratterizzarono il decennio dei ’90, con tanti altri titoli tra cui le affermazioni iridate nel 1994 e 1998. Rimase solo un tabù, che ahinoi esiste ancora per il volley azzurro. 

Ecco la telecronaca