Widows – Eredità Criminale, il thriller diretto dal Premio Oscar Steve McQueen (12 Anni Schiavo, Shame) e scritto a quattro mani con Gillian Flynn(Sharp Objects, L’Amore Bugiardo – Gone girl), in arrivo nelle sale italiane il 15 novembre, il film riesce a giostrarsi bene tra azione e tematiche sociali.
 
L’intreccio tra politica, criminalità, questioni razziali ed economiche ha portato i due co-sceneggiatori ad ambientare il film a Chicago, città simbolo della società contemporanea. Le atmosfere cupe e underground della metropoli americana sono inoltre il perfetto scenario per la vicenda, ricca di colpi di scena, narrata in Widows – Eredità Criminale.

Daniel Kaluuya and Brian Tyree Henry in Twentieth Century Fox’s WIDOWS. Photo Credit: Courtesy Twentieth Century Fox.

 
Valore aggiunto del film è anche il cast, che vanta nomi del calibro del Premio Oscar Viola Davis (The Help, Le Regole Del Delitto Perfetto), Michelle Rodriguez (Sin City, Avatar), Liam Neeson (Schindler’s List, Io vi troverò – Taken), il Premio Oscar Robert Duvall (Il Padrino, Apocalypse Now), Colin Farrell (In Bruges – La coscienza dell’assassino, End of justice – Nessuno è innocente), Daniel Kaluuya (Scappa – Get Out), Jon Bernthal (The Walking Dead, Baby Driver – Il genio della fuga), Cynthia Erivo (7 Sconosciuti A El Royale) e Elizabeth Debicki (Il Grande Gatsby, Guardiani della Galassia Vol.2).
 
Ambientato nella Chicago dei nostri giorni, in un periodo di agitazione e tumulti, quattro donne, senza nulla in comune tranne il debito lasciato dalle attività criminali dei mariti, uccisi durante un colpo andato male, decidono di unirsi e prendere in mano le redini dei loro destini.

Il film prometteva bene, grande regista, grandi temi, possibile azione, ma non è stato così. La storia vede le protagoniste assolutamente in lotta con il mondo dall’inizio alla fine che devono farsi coraggio tra di loro e trovare la forza di combattere il nemico. Le questioni messe sul film sono veramente tante e forse di alcune non ce n’era nemmeno bisogno. Ci si aspettava molta più azione ma alla fine ci siamo ritrovati semplicemente in un viaggio introspettivo dei protagonisti.