Ben Affleck è recentemente tornato a parlare di ciò che ha imparato da Robin Williams: i due hanno lavorato assieme sul set di Will Hunting – Genio Ribelle nel 1997, pellicola che fece vincere l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale ad Affleck e all’amico Matt Damon e quello come miglior attore non protagonista a Williams.
Nel suo nuovo film,The Tender Bar, Affleck interpreta lo zio Charlie, una figura paterna che offre guida e saggezza al protagonista; in un’intervista con Jake’s Takes, gli è stato chiesto se Williams, morto nel 2014, fosse stato un mentore per lui.
Così ha ricordato gli insegnamenti di Robin Williams sul set del film:
“Ho amato Robin. Era la prima persona che ho davvero incontrato e che conoscevo che era in pratica ‘famoso’. E avevamo appena scritto questo film ed è stato un po’ sorprendente che sia stato realizzato e poi Robin Williams, che era probabilmente la più grande star in giro a quel tempo, era nel film. Voglio dire, ha fatto così tanto per noi, credendo in noi e facendo quel film, e anche per il modo in cui era affettuoso, adorabile, gentile e collaborativo. E ho pensato ‘Beh, se questo tipo può farlo, essere gentile con le persone, lavorare e collaborare con le persone, prendersi cura di loro, e ascoltarle, io certamente posso’. Sai, era un ragazzo davvero straordinario, gentile e amorevole, e per me questa è l’eredità di Robin. Questo è ciò in cui è radicata la sua commedia, una sorta di bontà e umanità di base. Vorrei averlo conosciuto da tutta la vita. Non ho avuto quest’opportunità crescendo ma quando l’ho conosciuto ero un ragazzo piuttosto giovane, avevo 24 anni. Mi ha fatto una grande impressione e ho pensato, ‘ok, è cos’ì che si fa’. Passerò la mia vita cercando di essere all’altezza di questo esempio”.
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