Uscirà simultaneamente in 113 paesi, il 9 novembre, la prima autobiografia di Will Smith, dal semplice titolo “Will”. Dal padre violento ed alcolizzato agli errori commessi nel corso degli anni con la sua famiglia: nell’autobiografia, di cui il settimanale “People” anticipa qualche estratto, l’attore ripercorre gli episodi più salienti della sua vita, indicando quelli che più di tutti lo hanno segnato nelle diverse fasi della sua esistenza:
“Avevo nove anni quando vidi mio padre colpire mia madre alla tempia così forte da farle perdere conoscenza. Il momento in cui l’ho vista sanguinare, in quella camera da letto, è stato probabilmente quello che, più di ogni altro nella mia vita, ha definito chi sono oggi.”
Da quel momento un costante senso di colpa lo ha accompagnato insieme ad una ricerca costante della perfezione che Will crede di aver ereditato dal padre alcolista e violento:
“Tutto quello che ho fatto nella mia vita è stato per me un modo per chiederle scusa per quel giorno, per non essermi opposto a lui e per aver deluso lei. Mio padre era violento e alcolizzato, ma era sempre presente. Veniva a ogni première di ogni mio film e arrivava sempre sobrio. Ha ascoltato ogni album e visitato ogni studio di registrazione. Era un perfezionista. Quello stesso intenso perfezionismo che ha terrorizzato la sua famiglia, mi ha dato da mangiare ogni giorno della mia vita.”
L’attore rivela anche di aver pensato ad un gesto estremo:
“Una notte, lo stavo accompagnando in bagno sulla sua sedia a rotelle e mi sono fermato davanti alla rampa di scale che incrociava il tragitto tra la sua camera e la toilette. In quel momento mi sono ricordato la promessa che mi ero fatto da bambino: che un giorno avrei vendicato mia madre. E ho avuto l’istinto di farlo cadere giù per le scale. Per fortuna, è stato solo un attimo, quando sono ritornati negli abissi, mi sono scosso e ho proseguito verso il bagno in silenzio”.
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