WONDER WOMAN

Film di Patty Jenkins

Al cinema dal 1 giugno 2017

con
Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright e David Thewils

Arriva il primo lungometraggio cinematografico dedicato all’eroina marchio di fabbrica della DC Comics, Wonder Woman, personaggio finora solo fumettistico, creato nel 1941 da William Moulton Marston. Il nuovo film ripercorre e spiega le origini e le prime vicende che hanno portato la guerriera Diana, principessa delle Amazzoni a diventare l’invincibile Wonder Woman.

L’incipit della storia è ambientato nell’isola paradisiaca di Themyscira, donata al popolo delle Amazzoni dal re di ogni Dio, Zeus. Nata con lo spirito battagliero nel sangue, Diana (Gal Gadot) si allena da una vita intera per diventare una guerriera invincibile. L’arrivo di un pilota americano (Chris Pine), schiantatosi sull’isola in mare aperto e il suo racconto riguardo al violento conflitto che si sta scatenando oltre quei confini (la Prima Guerra mondiale), inducono Diana a lasciare la propria casa, convinta di poter sconfiggere il Dio della guerra Ares, figlio di Zeus e porre fine alla minaccia.

Combattendo al fianco degli esseri umani in una guerra che porrà fine a tutte le guerre, lei scoprirà i suoi poteri e… il suo vero destino.

La freschezza di un debutto di un cinecomic interamente dedicato ad un personaggio femminile carica Wonder Woman di alcune rilevanti aspettative, che non vengono affatto deluse, ma portate avanti in modo molto rispettabile e molto godibile.

Per la prima volta a dirigere un blockbuster di questo tipo ci pensa una regista donna, Patty Jenkins e questo è un dettaglio da non sottovalutare. L’interpretazione della bellissima Gal Gadot (Miss Israele 2004, mica spicci) è praticamente perfetta: incarna il personaggio senza forzature, è naturale e rispecchia veramente bene quel mix di affascinante ingenuità, purezza ma anche determinazione e strabiliante forza che caratterizzano il personaggio di Diana. Una Diana che nel corso del film affronta quello che possiamo definire un percorso di formazione (tipico dei supereroi e degli eroi romanzati in generale), che ci mostra il suo venire a conoscenza tramite esperienza diretta delle atrocità della guerra e il suo nascere di ideali molto intrisi di epicità sulla pace e sull’amore. Il personaggio maschile di Chris Pine fa, come è giusto che sia, da contorno ma ottiene modestamente il suo risultato positivo. 

Pecche? Ce ne sono un pochino. Partendo da alcune scelte di sceneggiatura sopratutto nella prima parte ambientata sull’isola delle Amazzoni che scricchiolano un po’, per poi proseguire con alcuni effetti speciali in CGI ai quali poteva assolutamente essere data maggiore attenzione e accortezza, fino al classico scontro finale con l’acerrimo nemico che, meh, dice poco e niente. Forse è sbagliato l’attore, o forse è stato semplicemente scritto male. 

Film che merita una visione non solo per gli appassionati del mondo fumettistico, ma anche per tanti altri, soprattutto per noi donne, che, per la prima volta in questo genere, possiamo tifare per un modello di eroina con più attributi di quelli maschili  😎